I nostri cervelli creano e disfano delle connessioni neurali, in tutto questo procedimento però c’è un collegamento. In pratica un inizio e una fine; da una parte si trovano le connessioni della veglia ma via via che si prosegue lungo il procedimento, le connessioni si fanno più imprecise e le attività mentali diventano più approssimative, un esempio è il sognare ad occhi aperti. Nella parte opposta si trovano i sogni che sono guidati dall’emozione del sognatore. Quando nel sognatore c’è un’emozione precisa, i sogni sono spesso molto semplici. Le persone che hanno subito un trauma molto forte ad esempio, come fuggire da un palazzo in fiamme, spesso hanno sogni del tipo “ero sulla spiaggia e venivo risucchiato da un’onda anomala”. Il sognatore non sta sognando esattamente l’evento traumatico, ma rivive l’emozione della sopraffazione. Più il sognatore è pervaso da un’ emozione forte, più individuabile sarà il senso del suo sogno.

Le rune e l’origine dell’alfabeto cirillico
Le rune (dal nordico antico runar, “scrittura segreta”) sono i 24 caratteri grafici particolari del mondo germanico. Raggiunsero la massima diffusione tra il 400 e